CAPITOLO 2: Sviluppo della trama (GENERALITA’)

interrogantePROLOGO: “E l’eroe, dopo aver compreso la sua missione e caricato lo zaino, si preparò per… dove??”

2.1: Il viaggio
Nel precedente post di GENERALITA’ abbiamo visto che il primo passo essenziale per chiunque desideri scrivere una storia con un minimo di decenza, consiste nel preparare una piccola bozza di ciò che si appresterà a realizzare, da cui essa potrete già farvi un’idea di cosa raccontare e quale sarà il fine ultimo della vicenda che intendete propinare ai vostri lettori. Però non basta solo questo per iniziare, oh no! Per lo meno se siete ancora intenzionati a fare le cose per bene. 

Ciò ci introduce a quella che sarà la seconda parte di questo primo trittico di articoli introduttivi che tratteremo insieme, e cioè: la trama!

Fatemi capire, ma la bozza non è già di per sé la “trama”?!

E secondo te la pastasciutta Barilla che compri al supermercato è già di per sé la pasta al sugo della mamma che ti piace tanto tanto?
La verità è che c’è molto più da dover conoscere di una trama, di quanto una bozza sarà mai in grado di riassumerti. Se questa ti da, giust’appunto, la direzione da intraprendere per dare il via a quel grande viaggio d’avventura che sarà la tua storia, la trama è invece l’insieme di paesaggi, imprevisti, situazioni e persone che andrai a conoscere man mano che ti farai strada nel cammino. Un esploratore col pallino del mistero si sentirà libero di partire armato solo di coltellino svizzero e tanta buona volontà, ma poiché non siamo tutti nati in casa Bear Grylls, dobbiamo prepararci a fondo a ciò che l’esperienza avrà in serbo per noi.

L’errore che commettono i novelli è proprio quello di pensare di poter reggere per tutto lo svolgersi l’andamento della storia, riuscendo sempre e comunque a essere fedeli e coerenti alla loro idea di partenza. Oddio, non voglio dire che non sia possibile. Ma si tratta di un dispiego di energie che potrebbe benissimo essere evitato. In più, conoscere una trama da PRIMA di cominciarla, vi renderebbe la mente libera di pensare a ulteriori potenziali intrecci e sviluppi che potrete sfruttare al fine di migliorare la qualità del vostro racconto.

La scorsa volta vi ho mostrato l’esempio della pietra incantata e dell’eroe che s’appresta a compiere un grande viaggio per svelarne il mistero. L’autore, trovandosi a narrarne le gesta, dovrà sapere quali saranno i punti salienti della trama, dove la storia si evolverà, quali personaggi l’eroe incontrerà e in quale modo essi interagiranno con lui.
Questi aspetti non vanno assolutamente presi sottogamba, perché sono l’elemento essenziale della trama e della buona riuscita del libro. Potreste anche non avere una prosa eccellente, magari le vostre metafore potrebbero fermarsi a “era azzurro come il cielo e verde come l’erba”, ma se riuscite nell’obbiettivo di intrattenere il lettore con una trama coinvolgente e personaggi credibili e coerenti, avrete vinto il biglietto espresso per il treno del “Buon Lavoro”, e per quanto riguarda il resto, la pratica costante vi aiuterà a migliorare sempre di più.

Anche qui, sarebbe da parte mia presuntuoso aspettarmi di potervi presentare tutti gli aspetti della trama in un singolo post. Non esiste limite a quanti modi diversi ci sono per giocare con i personaggi, le vicende e le ambientazioni, proprio come per le bozze. E proprio come per esse, sarà mio impegno parlarvene un po’ per volta durante la crescita di Write TUgether, in modo che possiate apprendere un passo alla volta e avere il tempo di sperimentare il vostro stile preferito! 

2.2 Espandere la bozza
Se vi state preparando a scrivere la vostra prima storia, o comunque, siete tra coloro che ancora non hanno preso la mano con l’arte della scrittura, vi capiterà sicuramente di cadere vittime del demone della pigrizia. Una brutta bestia che è difficile contrastare (ve ne parlerò in un futuro post), ma che dovrete imparare a sconfiggere se volete che il vostro lavoro venga riconosciuto come BUONO. La tentazione sarà di iniziare subito a scrivere il vostro primo capitolo. Ma io ve lo sconsiglio categoricamente
Dovrete armarvi di pazienza, prendere un foglio di carta e la vostra penna preferita (o anche un documento Word, se è per quello. Cioè, non è che ste cose si fanno solamente a mano libera!), e iniziare a espandere ciò che avevate già scritto nella vostra BOZZA. Provate a costruire i vostri personaggi. Delineate la loro personalità e quella dei comprimari. Pensate a come potrebbero intrecciarsi le loro storie con quelle del vostro protagonista, o quali viaggi avventure compiranno DURANTE la trama.

Generalmente una storia si compone di una PRIMA PARTE, in cui vengono presentati i personaggi, il contesto e le vicende che introducono la trama, una serie di COLPI DI SCENA che evolvono la storia e fanno sì che essa avanzi, e una SECONDA PARTE dove siete già nel vivo della storia e la vicenda sta avviandosi all’EPILOGO, ossia, il traguardo in cui il viaggio termina. Guardatevi qualunque film o leggetevi ogni libro di narrativa che vi pare e vi renderete conto che, sebbene con regole diverse, entrambi rispettano lo stesso SCHEMA! Comprendere questo schema è uno dei primi passi per capire come coinvolgere il lettore.

EPILOGO: Facendo tesoro della mie parole, tenete in mente l’esempio del viaggio.
Ricordatevi che la bozza indica soltanto la vostra direzione, il nome delle persone che vi accompagneranno e la via che dovrete intraprendere per arrivare a destinazione. Espandere la trama significa, in sostanza, scoprire tutte quelle informazioni che vi permetteranno di arrivare all’epilogo senza annoiare i vostri lettori e, anzi, riuscendo a intrattenerli durante il percorso, senza commettere errori di concordanza o prendere direzioni sbagliate, che farebbero la rovina dei vostri sforzi.
Quando siete sicuri di essere a conoscenza di tutti i punti salienti e del modo in cui potrete attraversare le varie fasi, allora e solo allora, potrete cominciare a pensare a mettere nero su bianco la prima stesura! 

Ma di questo, ne parleremo meglio la prossima volta 😉

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